04/09/2009

USURA LAMPO



L'ultimo grido e' l'usura lampo: prendi il denaro in prestito al mattino, lo restituisci la sera con i suoi bravi interessi. Salati. Costa caro ma riesci a tenere aperta la bottega - a pagare i fornitori, una bolletta, la riparazione di un macchinario - e all'ora di chiusura saldi il debito con l'incasso del giorno. Gli avvoltoi si presentano all'alba con la cifra che ti permette di mettere sul banco qualcosa da vendere e ritornano quando i clienti del negozio hanno dato un po' d'ossigeno al registratore di cassa. Il prestito salvavita costa il 10% al giorno, che in una settimana fa 70, in un mese 300 e in un anno 3650%. Le cifre non sono enormi, la media e' mille euro: all'imbrunire lo strozzino ne pretende millecento. I casi si moltiplicano, soprattutto nel Napoletano, in provincia di Caserta e nel resto del Sud. Ma il centro e il Nord non sono immuni dal contagio. "Il prestito a usura e' come un virus - spiega Marco Venturi, presidente di Confesercenti, che ha presentato la sua ultima indagine sul tema ieri -. E' capace di mutare, adeguandosi alle nuove condizioni", e la grande crisi e' il terreno di coltura ideale per questa infezione che, come i virus peggiori, si diffonde rapidamente e spesso risulta letale. "Il prestito in giornata e' lo specchio delle difficolta' di migliaia di piccole e medie imprese italiane. L'anno scorso 15mila aziende hanno chiuso per debiti con gli usurai", dice Venturi. Soldi ne girano parecchi: il giro d'affari e' stimato in 15 miliardi di euro l'anno, l'indebitamento in Italia e' di circa 5 miliardi. Sos impresa, lo sportello che Confesercenti ha messo in piedi per studiare e combattere i cravattari, parla di epidemia. Nel 2008 aveva ricevuto 1200 richieste d'aiuto, quest'anno ha gia' raggiunto quota tremila. "E' solo la punta di un iceberg" commenta Lino Busa', responsabile degli sportelli. Che ha costruito un identikit dell'usurato-tipo: ha tra i 48 e i 55 anni, nella meta' dei casi e' commerciante, spesso (30%) imprenditore, piu' di rado - circa un caso su dieci - lavoratore dipendente o pensionato. Al prestito in giornata fanno ricorso soprattutto ristoranti, negozi di abbigliamento, ambulanti, rivendite di alimentari. Il virus ha un suo decorso preciso. "Il rapporto con il cravattaro, in media, dura tre anni dal giorno in cui il cliente-vittima mette in tasca il primo prestito. Il primo anno di solito chi ha ricevuto il denaro riesce a pagare le rate. Chiede denaro ad amici e parenti oppure un piccolo finanziamento. Si arrangia, ma ce la fa". Il secondo anno e' piu' duro. E' quello in cui ci si rivolge a un secondo usuraio per pagare il primo. In cambio di un sollievo temporaneo raddoppiano le rate da pagare, l'insistenza degli strozzini, l'angoscia di non farcela. Arrivati al terzo anno non ci sono che due alternative. Busa': "Puoi collaborare con la criminalita' organizzata custodendo droga o partecipando a truffe alle assicurazioni. Oppure chiudi". Per trovarsi senza lavoro, a cinquant'anni, su un mercato non proprio ricco di opportunita'. Caso per caso, i tempi cambiano di poco: qualche settimana in piu' o in meno a seconda del tipo di usuraio che ti trovi di fronte. "C'e' l'usura dei quartieri. Prospera nelle grandi citta' del Mezzogiorno e fa attenzione a non stringere troppo il cappio - spiega Busa' -. Punta a incassare un po' meno ma a farlo con continuita', negli anni". Poi c'e' l'usura in giacca, gente senza scrupoli che cerca di darsi un tono da professionista finanziario: usano societa' piu' o meno posticce, e hanno entrature nel giro delle aste fallimentari per individuare le prede. "La mettono subito giu' dura: lo scopo non e' solo riprendere il denaro prestato e gli interessi ma impossessarsi dei beni della sua vittima". Infine, c'e' l'usura della criminalita' organizzata. "Negli ultimi anni mafia e ndrangheta preferiscono lo strozzo all'estorsione". Il risultato e' lo stesso ma i rischi sono molto ridotti. Sostiene Busa' che questo cambio di passo ha a che fare con la legge italiana: "Le pene per usura sono molto blande. Se ti va male patteggi e te la cavi con otto-nove mesi, ma con un buon avvocato riesci quasi sempre a tirarla per le lunghe fino alla prescrizione". Nel giro il denaro per pagare i migliori studi legali non manca: la crisi e' solo l'ultimo business dalle uova d'oro. LA CONFESERCENTI "I metodi degli strozzini sono come i virus: si adattano ai cambiamenti".

Fonte: LA STAMPA - Autore: SODANO MARCO
Pubblicazione: [05-08-2009, STAMPA, NAZIONALE, pag.18]

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